Acquaforte, mm 144×105. Stato: Unico
Splendido esemplare ricco di contrasto completo di margini oltre l’impronta del rame, in ottimo stato di conservazione. Prova stampata su bella carta vergellata databile a epoca coeva in ottimo stato di conservazione. Soggetto derivato da un lavoro di Raffaello.
Bibl: Bartsch 94
Euro: 350
Acquaforte e bulino, mm 123×160. Stato: III/IV con l’indirizzo di Van Aelst
Ottimo esemplare dai toni delicati di questa incisione stampata su carta vergellata databile alla metà del ‘600. La prova conserva piccoli margini oltre la battuta del rame.
Impressione nel terzo stato di quattro con l’indirizzo di Van Aelst, prima che questo diventi debole e i contorni siano ripassati nelle edizioni tarde.
Carracci staglia le figure contro un piano di fondo caratterizzato da un tratteggio omogeneo. Aumenta i contrasti di luce ed ombra, utilizza un segno regolare fatto di trame semplici. Questa ricerca di compostezza risale al periodo romano, e deriva dall’influsso esercitato su di lui dai grandi maestri rinascimentali come Raffaello.
Bibl: De Grazia 9
Euro: 550
Acquaforte, mm 234×136. Stato: II/II con la dedica a Paleotti.
Bellissimo esemplare di questa rara incisione stampata su carta vergellata avente filigrana di difficile lettura (Cherchio) databile alla metà del ‘600. La prova conserva piccoli margini oltre la battuta del rame.
I tratti leggeri e luminosi si stagliano sul tendaggio che fa da quinta alla composizione.
Il Bartsch attribuisce a Sirani solo due stampe equiparandole come qualità alle migliori lastre del Cantarini e del Reni sottolineando l’uso “magistrale e spirituale del segno”. Foglio di grande interesse collezionistico.
Bibl: Bartsch 1, Bertelà 927
Euro: 650
Acquaforte in ovale firmata in basso al centro, mm 135×195. Stato unico.
Bellissimo esemplare di questa rarissima incisione stampato su bella carta vergellata databile alla metà del ‘600. Buoni margini oltre la battuta del rame.
Questo bellissimo soggetto di carattere mitologico viene risolto con i tratti leggeri e luminosi tipici dell’arte incisoria del seicento bolognese.
Il Bartsch attribuisce a Sirani solo due stampe equiparandole come qualità alle migliori lastre del Cantarini e del Reni sottolineando l’uso “magistrale e spirituale del segno”. Foglio di grande interesse collezionistico.
Bibl: Bartsch 19, Bertelà 928
Euro: 650
Bulino, mm 367X317. Stato: V/VI
Bellissima impressione nel quinto stato di sei, con l’indirizzo di Iollain in basso a sinistra che sostituisce quello di Honervogt.
Il foglio si presenta in ottime condizioni conservative, salvo alcuni strappetti richiusi, completo di tutta la parte incisa. Da un soggetto di Luca Penni.
Ghisi interpreta la scena tratta dal racconto di Luciano. Un uomo seduto con le orecchie d’asino è affiancato da Ignoranza e Sospetto; poi il gruppo formato da Calunnia, Calunniato, Invidia, Insidia e Frode. Infine Pentimento e Verità: esplicite sono le azioni, i temperamenti, gli attributi e le espressioni delle personificazioni.
Bibl: Bartsch 64; Bellini 40
Euro: 800
Bulino, mm 226×338. Stato: unico
Bellissima prova stampata su carta vergellata databile alla fine del ‘600. Impressione con dei restauri e strappi richiusi.
E’ da notare come l’immagine sia costruita tramite linee concentriche che partono dalla testa di venere e arrivano a coprire tutta la lastra. Una tecnica che denota un estremo virtuosismo nella resa delle varie superfici e profondità. Un espediente già utilizzato da Claude Mellan, molto difficile nella resa.
Euro: 400
Bulino, mm 250 x 395. Stato: IV/IV
Bella prova nello stato definitivo con l’indirizzo dello stampatore De Rossi. Esemplare stampato su carta vergellata databile al ‘600. Impressione in buono stato di conservazione.
L’opera deriva da un cartone di Raffaello oggi nel Victoria and Albert Museum, a Londra, preparatorio per un arazzo in Vaticano. Sebbene non siano sopravvissuti studi preparatori per la composizione, l’incisione di Agostino Musi potrebbe derivare da un modello perduto. Secondo Bartsch, Agostino ha eseguito la stampa in collaborazione con Marcantonio Raimondi e suppone che questo sia il motivo per cui la sua firma è assente.
Bibl: Bartsch 42
Euro: 500
Bulino, mm 290×445. Stato: I/II
Bellissima prova di questa incisione nel primo stato di due, antecedente alla firma dello stampatore Orlandi.
Impressione stampa su bella carta vergellata databile alla metà del ‘500. Foglio completo di margini irregolari oltre l’impronta del rame, in ottimo stato di conservazione.
Il soggetto è desunto da un motivo marmoreo dell’Arco di Costantino. L’incisione fa parte dello Speculum Romanae Magnificentiae
Bibl: Huelsen 16; Bartsch 94
Euro: 900
Bulino, mm 409×281. Stato: unico
Bella prova dai forti contrasti di questo soggetto desunto da un quadro di Federico Barocci. La composizione fu anche incisa da Cornelis Cort, al quale guarda questo anonimo incisore di fine ‘500 primi del ‘600. Prova impressa su carta vergellata avente filigrana “Doppio cerchio e giglio”, in ottimo stato di conservazione, privo di restauri. Esemplare con piccoli margini oltre l’impronta del rame.
Bibl: Hollstein 40
Euro: 400
Acquaforte, acquatinta e puntasecca, mm 205×151. Stato: III/III Quinta edizione di dodici
Splendido esemplare in perfetto stato conservativo, con ampi margini oltre l’impronta del rame. Foglio nella quinta edizione di dodici realizzata dalla Calcografia della Real Academia tra il 1881 e il 1886 su carta non vergellata in 210 esemplari.
Opera facente parte della serie dei Capricci. Tavola numero 25.
Goya affronta il nocivo sistema di educare i bambini attraverso la violenza. Il titolo della stampa contiene l’intenzione ironica dell’autore, evidenziando l’assurdità della punizione e la furia della madre di fronte all’insignificanza della colpa del bambino. Goya sottolinea la violenza del volto della madre e il terrore del volto del bambino, evidenziando la sproporzione tra punizione e offesa. Autori come J. Adhémar o P. Lefort, ritengono che questa stampa alluda alle violente controversie avvenute tra la regina María Luisa e il neonato, poi Fernando VII, durante gli ultimi anni del regno di Carlos IV. , tutto a causa della violenta avversione che l’infante provava per Godoy.
Bibl: Harris 60
Euro: 450